Gli amici di Incantesimo

ALESSIO BONI, News

« Older   Newer »
  Share  
Leti35
view post Posted on 14/2/2009, 16:19




Oggi pomeriggio su Rai 1 bellissima intervista ad Alessio Boni da parte di Luca Calvani.

L'attore ha annunciato cha finalmente domenica 1 marzo trasmetteranno lo sceneggiato "GIACOMO PUCCINI"

un caro saluto
 
Top
franca652008
view post Posted on 14/2/2009, 18:46




Peccato, me la sono persa, sono al lavoro..........Il primo marzo allora, vediamoci Puccini e Alessio.
Ciao Franca
 
Top
view post Posted on 14/2/2009, 19:20
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


CITAZIONE (franca652008 @ 14/2/2009, 18:46)
Peccato, me la sono persa, sono al lavoro..........Il primo marzo allora, vediamoci Puccini e Alessio.
Ciao Franca

Ohhh anch'io me lo sono persa perchè non lo sapevo.

Però Alessio l'ho visto ieri sera a "Niente di personale" su La7 e anche lì ha detto che Puccini andrà in onda il 1 marzo.

Un abbraccio

Ro
 
Top
view post Posted on 16/2/2009, 20:08
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Ciao a tutti


ho visto il promo di "Puccini". Penso che sarà un altra fiction di successo. Complimenti ad Alessio!

Bacioni

Ro
 
Top
view post Posted on 17/2/2009, 19:50
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Ciao a tutti,

vedo adesso che atamattina Alessio Boni era ospite a "Cominciamo bene prima". Che rabbia!! Non lo sapevo!!
Mi spiace!

Un bacio

Ro
 
Top
view post Posted on 19/2/2009, 13:39
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Personaggi di Bergamo

Alessio Boni
Alessio Boni nasce a Sarnico il 4 luglio del 1966. Nel 1992 si diploma all' Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico. Il suo debutto artistico è datato 1988, lavorando in teatro e per i fotoromanzi, prima di passare al cinema. Dopo alcuni ruoli minori in fiction e film, raggiunge la popolarità nel 2000 quando è il protagonista, insieme a Valentina Chico, di «Incantesimo 3».

La svolta nella sua carriera arriva con «La meglio gioventù» di Marco Tullio Giordana, film vincitore della sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2003 e di altri numerosi premi, grazie al quale ottiene il Nastro d'argento 2004. Nel 2005 gira il film «La bestia nel cuore», diretto da Cristina Comencini, con Giovanna Mezzogiorno, che viene candidato al Premio Oscar 2006, come miglior film straniero. Sempre nel 2005 vince il Globo d'Oro, come miglior attore rivelazione, per il film «Quando sei nato non puoi più nasconderti», regia di Marco Tullio Giordana, mentre nel 2006 vince il Globo d'Oro come miglior attore per il film «Arrivederci amore, ciao» regia di Michele Soavi. Nel 2007 è il protagonista della miniserie tv Caravaggio, regia di Angelo Longoni, presentata in anteprima durante il Roma Fiction Fest e trasmessa in Italia su Rai Uno.

http://www.ecodibergamo.it/dossiers/Personaggi/18/49/

C'è anche la foto gallery!!! Bellissimo!!

Un bacio

Ro
 
Top
view post Posted on 23/2/2009, 19:47
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Ciao a tutti, si sta avvicinando il 1 marzo. Non aspetto l'ora di vedere Alessio in questo lavoro!

Un abbraccio

Ro

http://www.sorrisi.com/2009/02/23/puccini/

23 febbraio 2009 - News, Tv
Puccini: ha inventato lui la vera musica popolare
di redazione sorrisi

Con «Sorrisi», dal 2 marzo, arrivano in edicola sei dvd con la grande musica di Puccini. Prima uscita: «La Bohème» (euro 12,90, più la rivista).
Dopo Caravaggio, «Puccini». Alessio Boni aggiunge un altro vigoroso ritratto alla sua galleria di personaggi inquieti e temperamentosi. Baffi, sigaro e lobbia, ed ecco redivivo il compositore di «Tosca» e «Bohème», un’intera vita compressa in due prime serate di Raiuno, l’1 e il 2 marzo.

Come si è preparato al ruolo di Puccini?
«Intanto vedendo “La vita di Puccini”, lo sceneggiato con Alberto Lionello del ’72. E comunque attingendo a tante cose: ho letto libri, ascoltato opere, recuperato incisioni radiofoniche. Cerco sempre di immergermi nel ruolo, me ne faccio assillare, per mesi. Parlo fino alla nausea solo di quello. Dopodiché metto da parte tutto e cerco di fare il mio Puccini».
Che idea se ne è fatto?
«Prima lo conoscevo poco, e per luoghi comuni, tipo “genio e sregolatezza”, come tanti. Ho scoperto molte cose: che da piccolo era una specie di Giamburrasca, capace di rubare le canne d’argento dall’organo della chiesa; che fondò un club aperto solo a chi beveva, ma soprattutto che con le sue opere voleva emozionare dal contadino all’intellettuale. Pretendeva che la sua musica arrivasse a tutti, alla platea come alla “piccionaia”, e per questo lo additavano come nazional-popolare. E come tutti i geni era avanti rispetto ai tempi: oggi le sue arie sono le più eseguite al mondo».

Come lo avete raccontato?
«Facendogli rievocare i suoi 66 anni di vita, durante una lunga intervista a Vienna, dove si trovava negli ultimi giorni. Raccontiamo l’uomo che ha scritto dodici opere, il successo e le disillusioni, il legame con la moglie e le avventure extraconiugali: una vita piena di alti e bassi».
Siete rimasti fedeli alla storia?
«Assolutamente sì. La sceneggiatura è stata letta da Simonetta Puccini, sua nipote ed erede, che ne è rimasta entusiasta».
Artisti come Puccini e Caravaggio vissero impetuosamente; alcuni pensano che la qualità delle loro opere sia dovuta proprio all’intensità delle loro vite.
«Io penso di no. Personaggi come Mozart o Orson Welles erano evidentemente artisti già da bambini. Il talento ce lo hai già dentro o non ce lo hai affatto. È molto importante la personalità. Caravaggio rischiava il carcere perché dipingeva i santi senza aureola. Anche Puccini ha seguito la sua strada, ignorando chi voleva farne l’erede di Verdi. Ci vuole una grande personalità per non curarsi delle critiche o delle contestazioni. Certo, Puccini era figlio di musicisti, perciò aveva già il pianoforte in casa. Se fosse nato da un panettiere avrebbe fatto più fatica…».
Lei sa suonare qualche strumento?
«A 14 anni ho studiato un po’ di chitarra classica, ma oggi non saprei neanche accordarla. Per “Puccini” ho preso due mesi di lezioni di piano, in modo da non dover ricorrere quasi mai a una controfigura».
Che musica ascolta?
«Sono onnivoro. Eagles, Pink Floyd, Springsteen. Mi piace moltissimo “Breakfast in America” dei Supertramp. Fra gli italiani Battiato, Mina, Gaber, il grande De André. Seguo pure “X Factor” in tv. Ma poi torno sempre alla classica, a Bach, a Monteverdi, a Chopin, alla seconda sonata di Rachmaninov. E quando mi sento giù di morale ascolto il “Requiem” di Mozart, ha il potere di tirarmi su».

di Alberto Anile

Tv Sorrisi e Canzoni n.9 - 2009

Host unlimited photos at slide.com for FREE!
 
Top
franca652008
view post Posted on 24/2/2009, 15:42




Grazie Ro, che bella intervista, che impegno mette Alessio in quello che fa', complimenti! per niente, e' diventato l'attore che e'.
Quanta strada ha fatto da incantesimo, bravo!
Ciao Franca
 
Top
view post Posted on 25/2/2009, 14:46
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


CITAZIONE
Grazie Ro, che bella intervista, che impegno mette Alessio in quello che fa', complimenti! per niente, e' diventato l'attore che e'.
Quanta strada ha fatto da incantesimo, bravo!
Ciao Franca

Ciao Franca!

E' vero, Alessio ha fatto molta strada. Ha ottenuto un sacco di successi, tutti meritati! E' un serio professionista.

Un abbraccio

Ro

da
http://blog.panorama.it/culturaesocieta/20...-puccini-in-tv/

Alessio Boni diventa Giacomo Puccini, in tv

Con circa un anno di ritardo la Rai commemora i 150 anni della nascita di Giacomo Puccini: l’anniversario infatti cadeva nel 2008, ma solo adesso la fiction dedicata al grande musicista va in onda. Il duplice appuntamento è per l’uno ed il due marzo sulla prima rete Rai. Nel cast della miniserie dal titolo Puccini ci sono Alessio Boni, nel ruolo del grande musicista, e Stefania Sandrelli, in quello della madre. Ma ci sono anche Andrea Giordana che interpreta Giulio Ricordi; Franco Castellano che da il volto ad Arturo Toscanini, mentre Massimiliano Buzzanca è Leoncavallo.
La fiction, la cui regia è firmata da Giorgio Capitani, è stata presentata in anteprima mondiale lo scorso 7 ottobre alla Carnagie Hall di New York in occasione della settimana della fiction italiana targata Rai negli Stati Uniti. Adesso arriva in Italia.
Le due puntate sono state girate in Toscana, nei luoghi di Giacomo Puccini, a cominciare da Lucca, dove la sua casa natale è oggi un museo in cui è ancora conservato il pianoforte su cui compose la Turandot. Poi le riprese si sono spostate a Torre del Lago, dove lo scorso giugno è stato inaugurato un teatro all’aperto dedicato al maestro. A Montecatini Terme, infine, e nei teatri dove sono state realmente rappresentate le sue opere, si svolgono le altre parti del racconto della vita del musicista. Nove settimane in tutto il periodo della lavorazione, con una sceneggiatura firmata Francesco Scardamaglia, Nicola Lusardi e Fabio Campus.
Il film ripercorre le principali tappe della vita del grande musicista toscano: dagli anni del conservatorio e della vita bohemienne a Milano, ai primi successi nazionali fino all’affermazione internazionale ed al riconoscimento del suo genio.


Host unlimited photos at slide.com for FREE!

 
Top
view post Posted on 27/2/2009, 14:36
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Baci

Ro

Miniserie Domenica e lunedì su Raiuno la storia del musicista con l'attore bergamasco e Stefania Sandrelli
Boni: «Il mio Puccini, fragile e insicuro»

Simona Caporilli
[email protected]



La musica, l'amore, le gesta di Giacomo Puccini, a 150 anni dalla nascita. È la miniserie che racconta la vita del compositore e che andrà in onda domenica e lunedì in prima serata su Raiuno.Home Spettacoli
prec succ
Contenuti correlati
Siamo nei primi decenni del '900 e un Puccini giovane (Alessio Boni, attore estimatore di Bach e di musica classica), trascorre la giovinezza tra la madre (Stefania Sandrelli) nativa di Lucca e gli studi al Conservatorio di Milano. Tra continui flashback, la storia si intreccia con svariate relazioni d'amore: con un'attrice di teatro, Elvira (Sophie von Kessel) e con Liza Berman (Francesca Cavallin), giornalista incuriosita dal passato di un Puccini maturo e alle prese con il finale della Turandot. È nella seconda puntata che la musica originale di Puccini prende il sopravvento: alle prese con l'editore Giulio Ricordi (Andrea Giordana), il musicista si scontra e risolve problemi finanziari, dedicando tutte le sue giornate agli spartiti. L'interpretazione di «Nessun dorma», in coda alla miniserie - la cui colonna sonora è stata curata dal Maestro Marco Frisina - è di José Carreras. La storia si risolve in cento minuti, girati in nove settimane, con la regia di Giorgio Capitani. La sceneggiatura è di Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi e Fabio Campus, che hanno ricreato il contesto culturale in cui si muove il personaggio: dall'opera «Manon Lescaut», che va in scena a Torino nel 1893 con enorme successo di pubblico.
«Tornavo dall'Argentina per girare un film sui desaparasidos. All'arrivo lessi il copione di Puccini - ha commentato Alessio Boni - dalle due di notte alle sei del mattino. Mi appassionai alla storia così come al personaggio e non potei rifiutare l'offerta di recitarlo». Stefania Sandrelli ha invece ricordato di essere «cresciuta a Viareggio e in città si parlava spesso di Puccini, di come amasse passeggiare anziché stare sui libri e sugli spartiti, di come amasse la bella vita. È un personaggio che ho vissuto sulla pelle».
Il film non dimentica di accentuare il lato umano del compositore: «Approfondendo le mie ricerche sul personaggio - ha spiegato il regista Giorgio Capitani - ho scoperto la sua fragilità, la sua incredibile insicurezza e la paura, malgrado i suoi successi, di non essere all'altezza di quello che il pubblico si aspettava da lui».

http://iltempo.ilsole24ore.com/spettacoli/..._insicuro.shtml



e da http://www.mymovies.it/cinemanews/2009/4812/


La vita straordinaria di Puccini
Per gli orfani della comicità di Tutti pazzi per amore, giunta alla conclusione con un finale trionfante che ha schiacciato la concorrenza, domenica sera Rai 1 propone la fiction Puccini (21.30) in due puntate (la seconda andrà in onda lunedì alle 21.10), dove il famoso compositore italiano, autore di opere straordinarie come "Tosca" e "Madame Butterfly", al quale sono stati dedicati numerosi film (il più recente Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti), è interpretato da Alessio Boni. Tramite lunghi flashback, vengono raccontate le tappe della vita pubblica e privata dell'artista, nella più classica tradizione del bio-pic televisivo. Vite provenienti da mondi a noi sconosciuti invadono – letteralmente – la serie Invasion (Jimmy, 22.55), storia di una cittadina della Florida messa a dura prova da numerose catastrofi, solo apparentemente naturali. Le atmosfere ricordano il vecchio Twin Peaks e, malgrado in America non sia andata benissimo (ma c'è da dire che il successo ha risentito della messa in onda contemporanea dell'inattaccabile Lost), il telefilm funziona come un buon intrattenimento fatto di un apprezzabile equilibrio tra suspense e azione. Non mancheranno forti emozioni nelle due puntate di Dr. House (Canale 5, 21.30), "Gioia al mondo" e "Senza dolore", la prima incentrata sul tema del bullismo al liceo, la seconda su una strana forma di epilessia che induce al suicidio un paziente dell'ospedale Princeton-Plainsboro Teaching Hospital.
Il lunedì sera presenta la seconda parte della fiction Puccini ma non dimentica i batticuore di Grey's Anatomy (FoxLife, 21.00): l'inaugurazione della settimana non potrebbe essere più riflessiva, visto che questa volta vedremo Webber affidare il caso di una ragazza malata di cancro alla dottoressa Bailey, situazione critica che darà il via a tentennamenti professionali ed elucubrazioni esistenziali.


Host unlimited photos at slide.com for FREE!

 
Top
franca652008
view post Posted on 27/2/2009, 15:37




Conto alla rovescia ormai per la fiction Puccini col bravissimo Alessio Boni,ne sento parlare molto bene, anche Andrea Giordana, che nella fiction interpreta il produttore musucale Ricordi, oggi a Festa Italiana, ne ha tessuto le lodi.
Ciao Franca
 
Top
view post Posted on 28/2/2009, 13:35
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


CITAZIONE (franca652008 @ 27/2/2009, 15:37)
Conto alla rovescia ormai per la fiction Puccini col bravissimo Alessio Boni,ne sento parlare molto bene, anche Andrea Giordana, che nella fiction interpreta il produttore musucale Ricordi, oggi a Festa Italiana, ne ha tessuto le lodi.
Ciao Franca

Ciao Franca, sì domani è arrivato il grande momento.
Oltre ad Alessio c'è un cast notevole e dalle scene del promo mi sembra una fiction molto curata!!

Un bacione

Ro
 
Top
Marina66
view post Posted on 28/2/2009, 16:38




Ciao a tutti e grazie Rosanna.
A domani per Puccini su Rai Uno.
Buona visione a tutti!

Buona serata
Marina
 
Top
view post Posted on 28/2/2009, 20:39
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Cara Marinaaaaaaaa!! Ciaoooo!

Finalmente è arrivato "Puccini"

Buona visione anche a te e a tutti

Un abbraccio

Ro
 
Top
view post Posted on 1/3/2009, 17:27
Avatar

INCANTESIMO FAN Plus

Group:
Member
Posts:
110,180
Location:
Piemonte

Status:


Intervista ad Alessio!

Baci

Ro


da
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...41518girata.asp


/3/2009 (10:34) - INTERVISTA
Alessio Boni: "Il mio Puccini
genio mammone"

Alessio Boni nei panni di Puccini



L’attore è protagonista della miniserie di Raiuno
ALBERTO MATTIOLI
INVIATO AD AREZZO
Vabbé, non è un gran melomane: è convinto che Carlos Kleiber si chiamasse Kleibert e che Riccardo Muti abbia inciso La Bohème. Però ha studiato e si capisce che ha capito chi era Puccini. E, pur essendo oggettivamente belloccio, non appartiene alla funesta categoria dei belloni senz’arte ma purtroppo con la parte che infestano lo show-biz italiano. Aggiungete che al sor Giacomo un po’ somiglia (ma di più a Donizetti, oltretutto bergamasco come lui: prossimo sceneggiato?). Insomma è Alessio Boni, al momento il più richiesto attor giovane, per quanto solo in quest’Italia babbionocentrica si possa essere considerati giovani a 42 anni. L’intervista si svolge sulla macchina che lo riporta da Roma al casale in provincia di Arezzo dove vive e l’oggetto dovrebbe essere il Puccini televisivo su Raiuno stasera e domani, regia di Giorgio Capitani, con Stefania Sandrelli che fa mamma Albina. Ma con Boni, che non se la tira come gli attori in generale e quelli italiani in particolare, già a Orte siamo alle rimembranze. A Orvieto, alle confidenze.

Come si studia da Puccini?
«Parti dal copione che è bello, ben scritto. Poi te lo dimentichi e fai parlare la musica. Poi cominci ad associare la musica alla personalità. E ci sei. Speriamo, almeno».

Secondo il biografo principe, Mosco Carner, Puccini era ossessionato dalla mamma. Di conseguenza non concepiva le donne se non come madonne o puttane. Quindi l’amata è sempre colpevole, quindi deve espiare. E infatti nelle sue opere muore sempre.
«Davvero? Beh, non mi spingerei fin lì. Di certo per quest’uomo, che aveva perso il padre a 6 anni, il pilastro della vita era Albina. Era terrorizzato dalla sola idea di perderla. Ho letto le sue lettere. Sa quali mi hanno colpito di più? Quelle che scrive alla mamma da Milano, dove fa la fame e il Conservatorio insieme a Mascagni. E le chiede di mandarle il pane toscano e l’olio bòno. Era così: geniale e terragno, artista e contadino».

Anche un gran femminiere.
«Certo, donnaiolo, tombeur de femmes. Ma ridurlo a questo è come dire che Caravaggio, l’altro mio personaggio tivù, era solo un gay. E poi Puccini aveva una moglie sospettosa, isterica, insopportabile».

Insomma, lo giustifica.
«Lo capisco».

Puccini collezionava giocattoli tipicamente maschili: in 28 anni, Julian Budden ha contato 14 automobili e cinque barche...
«È il suo lato adolescenziale. Come quando faceva bisboccia con gli amici sfidandoli a gare di rutti o di peti. E intanto magari scriveva Tosca o Madama Butterfly. Le macchine? Io preferisco le motociclette. E mi piacciono le barche, ma a vela».

E le donne?
«Anche. Però sono fidanzato: si chiama Bianca e non ne parlo perché lei non vuole che se ne parli».

Puccini era del 1858. Quindi il centocinquantenario si festeggiava nel 2008. Perché lo sceneggiato arriva adesso?
«Bisogna chiederlo alla Rai, che prima ci ha fatto una fretta d’inferno perché lo finissimo in tempo e poi l’ha rimandato di mese in mese».

Oltretutto, avendo già in archivio La vita di Puccini con Alberto Lionello.
«Del ’72, regia di Sandro Bolchi. Bellissimo. L’ho visto due volte di fila, poi ho telefonato alla Rai per suggerire di ridare quello».

Cosa le hanno risposto?
«Che volevano qualcosa di nuovo».

Il suo Puccini preferito?
«Sarò banale: La Bohème. Forse perché ne ho fatta tanta».

Partendo da dove?
«Da Villongo, 4 mila abitanti, provincia di Bergamo. Famiglia tutta di piastrellisti: papà, nonno, zio. Del resto, lì o fai il piastrellista o fai il piastrellista».

Tranne lei.
«Sono diventato ragioniere alle scuole serali. E poi poliziotto: Celere a Milano, tutte le domeniche servizio d’ordine a San Siro».

Di manganellate ne ha date?
«Beh, sì. In certi momenti, o le prendi o le dai. Allora meglio darle».

Quando si è stufato?
«Dopo un anno e mezzo. Credevo di diventare Serpico, invece la caserma è un’altra cosa. E sono andato in America».

A far che?
«Ufficialmente, a studiare l’inglese. In realtà, a sognare. Facendo nel frattempo di tutto, dal baby sitter alla consegna dei giornali all’alba. Sei mesi e basta, perché non avevo la green card. Tornare a Villongo da New York è stata dura. Mi hanno salvato i villaggi vacanze».

Come Fiorello.
«Facevo l’animatore e per la prima volta sono salito su un palco. Mi è piaciuto. Sempre per la prima volta, ho sentito parlare del Centro sperimentale di cinematografia. Arrivo al provino. In commissione ci sono Comencini, Bolognini e la Masina. Entro, saluto e Comencini chiede subito: Bergamo o Brescia? Ci misi poi due anni, per perdere l’accento...».

Restiamo all’audizione.
«Mi chiedono: dov’è la spalla? Io: quale spalla? Loro: giovanotto, nel bando c’è scritto duetto. Non l’avevo capito. Ho duettato da solo: facevo due che litigano cambiando la voce».

L’hanno presa?
«No. Mi piazzai undicesimo ed entravano i primi dieci. Ma credo che si siano divertiti».

Quindi, Villongo?
«No, Roma. Senza una lira: dormivo in Panda e per fare la doccia mi iscrissi a una palestra. Lavoravo al Puff di Lando Fiorini come cameriere e studiavo recitazione. Poi vidi La gatta Cenerentola di De Simone. Mi scoperchiò la testa. Mi innamorai del teatro come un pazzo e al secondo tentativo fui preso all’Accademia. Il resto si sa».

La svolta?
«Con La meglio gioventù. Uno dei pochi film italiani recenti che hanno davvero fatto il giro del mondo».

Non è un po’ troppo bello per essere anche bravo?
«È l’unica cosa che mi dà fastidio che si dica di me. Intanto perché odio quelli che esibiscono la bellezza. E poi perché, alla fine, i miei quattro anni di Accademia (e sette di teatro) li ho fatti».

Chi è il miglior attore italiano?
«Forse Sergio Castellitto».

E la miglior attrice?
«Sicuramente Mariangela Melato».

Fra dieci anni dove si vede?
«In teatro. Il teatro è il cordone ombelicale».

Personaggio della vita?
«Raskolnikov in Delitto e castigo. Se si riuscisse a portarlo in scena».

Gli Stabili sono davvero da buttare?
«Ogni tanto sono un po’ stantii. Mi piacerebbe formare una compagnia vera, come quelle di una volta. Tutti giovani, bravi e piani d’energia».

Chi le piace della sua generazione?
«Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni e Pierfrancesco Favino. Bravissimi».

Confessi: se le proponessero un cinepanettone, lo farebbe di corsa.
«Con tutto il rispetto per chi li fa, no».

Ma ormai Christian De Sica è considerato un maître à penser!
«Giusto: ha talento e ha seguito con determinazione la sua strada. Che non è la mia».

Brillante promessa, solito stronzo e venerato maestro: valgono anche per gli attori i tre stadi della carriera secondo Arbasino. Lei come si colloca?
«Diciamo... venerato stronzo? Che vuole, venerato un po’ lo sono: mi sta andando tutto così bene...».

image


e da
http://www.leggonline.it/articolo.php?id=15703#


ALESSIO BONI: "IO PIU' BELLO DI RAOUL
BOVA? NO, NON SONO UN SEX SIMBOL"

Ormai sparare contro i reality è una moda, e anche l’attore Alessio Boni non si tira indietro: “Il successo non è mai facile – ha dichiarato a “Tu” – si costruisce un mattone dopo l’altro. Il successo-meteora invece, funziona per un paio di anni, poi crolla e fa danni. Pochi ce la fanno, ma devono essere in gamba. Non è sbagliato che ci siano i reality, è sbagliato che ci siano solo quelli. Non parteciperei a questo tipo di spettacolo neanche se fossi agli inizi della carriera, sapevo cosa volevo e come ottenerlo. Piuttosto ho fatto i fotoromanzi, ma penso che un reality mi porterebbe via l’anima”. Eppure fra le sue interpretazioni, cinema impegnato a parte, possiamo annoverare produzioni come “Incantesimo”: “Non c’è nulla di cui mi vergogni. Ho fatto solo cose di cui ero convinto. Oggi però non lo farei più, preferisco puntare sulla qualità”, anche se “mi sono arrivate proposte di ogni genere, calendari inclusi. Ma non me ne frega niente del successo. Amo il mio lavoro, l’introspezione, il rapporto con il pubblico. E’ la cosa più bella del mondo, ti rimane dentro per tutta la vita”.
PIASTRELLISTA DETERMINATO - Per mantenersi mentre studiava da attore “ho lavorato da piastrellista nella ditta di mio padre. E poi ho fatto il cameriere ed il baby sitter. Così ho imparato la determinazione e l’umiltà”, ma la sua bellezza ha avuto un’importanza determinante, tanto che un sondaggio effettuato nel 2008 lo incorona come “attore più sexy” davanti a mostri sacri come Raul Bova: “Mi fa ridere perché non ho mai fatto della bellezza una risorsa. Non riesco ad atteggiarmi a sex symbol, ci vuole troppa energia. All’inizio quando facevo i provini mi sceglievano per certi ruoli che poi rifiutavo. Così hanno capito che dietro quella maschera c’è dell’altro”. Fidanzato da sei anni con la sceneggiatrice Bianca non ha paura di parlare di matrimonio: “Non mi spaventa quasi niente, solo la noia. Potrei sposarmi in chiesa, non in Comune perché non ho bisogno di un contratto per amare. Il mio desiderio di paternità è bello alto”.

image



da

http://realityshow.blogosfere.it/2009/02/p...cchese-con.html

Puccini, domenica e lunedì sera su Raiuno la fiction tra note ed emozioni dedicata al maestro lucchese. Con Alessio Boni
Pubblicato da Fabio Traversa alle 20:00 in Fiction, Frase del giorno, Occhio al dettaglio, Personaggi, Rumors


Ad un anno dalle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita di Puccini, la Rai celebra il grande maestro toscano con una fiction (in onda domenica e lunedì sera su Raiuno) che ripercorre gli aspetti più melodrammatici della sua vita: gli stati d'animo, le emozioni, ma soprattutto lo stretto rapporto tra sentimento e arte. Filo conduttore del telefilm la musica di Puccini, appositamente scritta da Marco Frisina.
Per il regista Giorgio Capitani realizzare una fiction su Puccini è "un sogno che si realizza. Ero incantato dalla sua musica, è quasi incredibile scoprire che un uomo così straordinario fosse anche così insicuro. Pensava di essere sempre in crisi di ispirazione. La sua ossessione per la morte lo ha sempre accompagnato per tutta la vita, la sua passione per le donne era un tentativo per esorcizzarla". Grazie alla collaborazione di Francesco Scardamaglia, Nicola Lusuardi e Fabio Campus il tv movie ripercorre le principali tappe della vita del grande musicista toscano: dagli anni del conservatorio a Milano, ai primi successi nazionali fino all'affermazione internazionale ed al riconoscimento del suo genio.
Ad interpretare il maestro l'attore Alessio Boni (voto: 8): "Prima della fiction avevo visto tre opere di Puccini, poi le ho ascoltate tutte, leggendo inoltre i libretti. Ovvio che più ascolti la musica e più fai parte dell'essenza dell'uomo che l'ha scritta. Ho capito quanto il compositore amasse l'essenza delle donne: in tutte le sue opere, tranne Gianni Schicchi, l'eroe è femmina. Io amo la musica classica, posso ascoltare anche ascoltare i Radiohead o i Pink Floyd, ma poi devo tornare a Bach. Quando mi sento giù, ad esempio, metto il Requiem di Mozart".
"Questa miniserie - ha spiegato Tinni Andreatta, capostruttura di Rai Fiction - nasce dalla volontà di celebrare il genio del maestro e di raccontare una personalità importante della storia recente. L'intento è quello di rafforzare l'identità nazionale attraverso un personaggio amatissimo anche all'estero, che rappresenta un forte elemento di riconoscibilità del nostro Paese". Nel cast, accanto ad Alessio Boni, ci sono Sophie von Kessel, Andrea Giordana, Francesca Cavallin e Sasa Vulicevic. La fiction, girata in nove settimane tra Lucca, Montecatini, Livorno, Roma, Montecatini, Viterbo e Torre del Lago, è una coproduzione Rai Fiction, Compagnia Leone Cinema e Beta Film.


Host unlimited photos at slide.com for FREE!
 
Top
148 replies since 7/10/2008, 13:29   5606 views
  Share